Quando Dio ha dato la sua legge, attraverso Mosè, in Israele, non ha provveduto alla divisione del suo popolo in sette o partiti. Ma quando Gesù venne nel mondo, le sette e i partiti erano ben consolidati. C’erano Farisei, Sadducei, Esseni e, senza dubbio, altri. Si presumeva che tutti quelli che erano seri rispettosi della religione erano associati a una di queste sette.
A quale di questi gruppi apparteneva Gesù? Tutti devono essere d’accordo sul fatto che non appartenesse a nessuno di questi. Lui mantenne la sua indipendenza; fino alla fine mantenne la sua relazione con Dio senza appartenere a nessuna setta. Per questo motivo, tutti erano contrari.
Gesù non divise i suoi seguaci in sette o gruppi. Voleva che fossero uniti. Dopo aver pregato per i suoi apostoli, ha aggiunto: “Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi …” (Giovanni 17: 20-21).
Nel corso degli anni, tuttavia, si sono sviluppate divisioni che sono state tramandate dalla scrittura dei credi e dalla formazione di organizzazioni confessionali. Il risultato è che ora tra i seguaci che si professano essere di Gesù, ci sono molti corpi (denominazioni), molti maestri (autorità religiose), molte fedi e molti battesimi.
L’attuale diversità dell’unità descritta nel Nuovo Testamento:
“Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. V’è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti” (Efesini 4: 4-6).
Molti, oggi, lamentano la divisione tra i credenti e il loro desiderio è che non esistesse. Desiderano l’unione di tutte le grandi denominazioni e stanno lavorando diligentemente per questo scopo. Ma ammettono che fino a quando ciò non sarà compiuto, non c’è nulla che un individuo possa fare se non aderire a una delle divisioni esistenti e mantenere uno spirito gentile e tollerante. Nulla nell’insegnamento o nella pratica di Gesù supporta questa concezione di unità.
Gesù non si impegnò a convocare una conferenza ecumenica progettata per effettuare una fusione tra Farisei, Sadducei ed Esseni in una super-setta. Né ha pregato affinché i suoi discepoli potessero unirsi in una super-denominazione. Pregava piuttosto che i singoli credenti si unissero in Lui e nel Padre. Il suo insegnamento era diretto per portare individui di dottrine e tradizioni degli uomini alla semplice Parola di Dio. Attraverso il suo insegnamento e il suo esempio, può essere assolutamente il modo per noi di uscire dalla confusione religiosa.
La Chiesa del Signore
Gesù ha promesso di edificare la sua chiesa, e disse:
“… su questa pietra edificherò la mia chiesa …” (Matteo 16:18).
Ha promesso di edificare una sola chiesa e questa sarebbe stata sua. La pietra su cui doveva essere edificata non era Pietro, ma il fatto che Pietro ha confessato: “poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù” (1 Cor 3:11).
La parola chiesa significa “adunanza”, e quando fu predicato il vangelo nel giorno di Pentecoste, Pietro e gli altri apostoli “adunarono” coloro che credevano in Gesù. “Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?» E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo” (Atti 2: 37-38). “Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone” (Atti 2:41).
Questo fu l’inizio della chiesa. Era composta da tutti coloro che furono salvati da Gesù Cristo che continuarono a crescere mentre altri furono salvati: “… Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati” (Atti 2:47).
Gruppi di queste persone salvate erano in varie città e ogni gruppo era una chiesa. Benché uniti in Cristo, erano indipendenti da qualsiasi associazione o federazione umana. Cristo li ha guidati attraverso i suoi apostoli ispirati, insegnando loro come adorare e lavorare insieme.
Per evitare la divisione, segui Gesù
Se obbediamo alle stesse istruzioni impartite da Pietro a Pentecoste, pentendoci dei nostri peccati e essendo battezzati nel nome di Gesù Cristo, anche noi saremo salvati. Quando saremo salvati, il Signore ci aggiungerà alla sua chiesa, come sono stati aggiunti quei credenti. Loro non si associarono a nessun’altra organizzazione religiosa; e neanche noi dovremmo farlo. In Cristo siamo uniti a tutti gli altri che sono in Lui.
Quindi, entrando nella chiesa del Signore, dovremo studiare attentamente la descrizione di questa chiesa nel Nuovo Testamento. Questo si trova nel libro degli Atti e nelle lettere che lo seguono. Poiché gli apostoli erano guidati dallo Spirito Santo, possiamo stare certi che le chiese sotto le loro istruzioni erano esattamente come quella che Gesù voleva. Se imitassimo queste chiese primitive, il Signore ne avrà piacere.
Imitare una chiesa del Nuovo Testamento potrebbe non essere così difficile come si potrebbe immaginare. Forse troverai un gruppo indipendente di cristiani, seguendo lo schema del Nuovo Testamento, che già tiene riunioni nella tua città. (Leggi il mio post sulla chiesa che si riunisce in casa). Altrimenti, solo due o tre che hanno lo stesso scopo possono incontrarsi e adorare insieme in modo accettabile. Non è necessaria alcuna grande chiesa (c’erano chiese nel I secolo che si incontrarono in Filemone 1-2; Colossesi 4:15; 1 Corinzi 16:19; Romani 16:5; Atti 20:20). Nessun sacerdote ordinato dagli uomini è necessario, poiché tutti i cristiani sono sacerdoti (1 Pietro 2: 5). Nessuna carta di alcuna organizzazione è necessaria, perché l’unica affiliazione è con il corpo di Cristo. Gesù disse: “Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Matteo 18:20).