Uso di gioielli e trucchi, cosa dice la Bibbia?

astenetevi da ogni specie di male . (1Tessalonicesi 5:22)

L’uso di gioielli e trucchi è un argomento sostenuto da molti individui e comunità religiose perché considerano che questo non merita una seria attenzione.
Forse questa indifferenza è dovuta in gran parte al fatto di non creare dispute o litigi tra gruppi e persone. Questa non è la posizione biblica o la guida profetica ricevuta dalla chiesa. La questione è importante e comporta più dei pareri di un determinato gruppo.
Né dovrebbe essere trattato con soluzioni “diplomatiche” costruite con opinioni personali che annullino i principi che si trovano nella Parola di Dio. In questa materia, come in qualsiasi altra relazione con la nostra vita cristiana, dobbiamo essere sicuri dei più alti e più chiari significati della Bibbia. Non c’è motivo di cercare scuse per praticare “un po” che la Bibbia vieta, che in ogni caso costituisce una trasgressione. Capire di praticare la volontà di Dio è veramente ciò che conta. Se lo amiamo, niente sarà troppo costoso da abbandonare perché è la Sua volontà.
Esaminiamo, ora, alcuni riferimenti biblici e profetici, e vedremo che questo argomento non è irrilevante come in alcuni potrebbe apparire; Molti citano anche scene bibliche per sostenere l’uso di gioielli, trucchi, ecc.
Per esempio, la Bibbia registra in Ezechiele al capitolo 16 una scena curiosa: Gerusalemme è ritratta come una giovane donna (versetto 2) che Dio prende come sua moglie e la veste con i migliori ornamenti di fattura orientale di quei tempi.

Ti fornii d’ornamenti, ti misi dei braccialetti ai polsi e una collana al collo. Ti misi un anello al naso, dei pendenti agli orecchi e una magnifica corona in capo. Cosí fosti adorna d’oro e d’argento; fosti vestita di lino fino, di seta e di ricami; tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti bellissima e giungesti fino a regnare. (Ezechiele 16:11‭-‬13)

continuando al versetto 17:

Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io ti avevo dati, te ne facesti delle immagini d’uomo, e ad esse ti prostituisti.

Dov’è in questi passaggi il permesso per indossare questi ornamenti oggi? Di certo non era Dio che adornava la giovane donna! In primo luogo, è un caso figurativo le cui immagini sono tratte dalle abitudini del tempo.

Gli esempi di questo sono la poligamia e il divorzio facile.

Impiegherai quel denaro per comperarti tutto quello che il tuo cuore desidera: buoi, pecore, vino, bevande alcoliche, o qualunque cosa possa piacerti di piú; e lí mangerai in presenza del Signore tuo Dio, e ti rallegrerai tu con la tua famiglia. (Deuteronomio 14:26)

In 1Timoteo 2:9-10 ed in 1Pietro 3:3-4 si parla contro l’uso di gioielli e contro quelle donne cristiane che si adornano di gioie e vestono i loro abiti costosi.

Allo stesso modo, le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti lussuose, ma di opere buone, come si addice a donne che fanno professione di pietà. (1Timoteo 2:9‭-‬10)

Il vostro ornamento non sia quello esteriore, che consiste nell’intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d’oro e nell’indossare belle vesti, ma quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran valore (1 Pietro 3:3‭-‬4)

È quindi un racconto simbolico, che può essere utilizzato solo al fine per conoscere gli usi e costumi in voga di quei popoli di quelle terre in quei giorni.

Il tema della apostasia riguardo l’ornamento è frequente nella Bibbia:

1- Ezechiele 23:38-43
Anche questo mi hanno fatto: in quel medesimo giorno hanno contaminato il mio santuario e hanno profanato i miei sabati. Dopo aver immolato i loro figli ai loro idoli, in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario per profanarlo; ecco, quello che hanno fatto in mezzo alla mia casa. Oltre a questo, hanno mandato a cercare uomini che vengono da lontano; a loro hanno inviato messaggeri, ed ecco che sono venuti. Per loro ti sei lavata, ti sei imbellettata gli occhi, ti sei coperta di ornamenti; ti sei messa sopra un letto sontuoso, davanti al quale era disposta una tavola; su quella hai messo il mio profumo e il mio olio. Là si udiva il rumore di una folla che si divertiva, e oltre alla gente presa tra la folla degli uomini, sono stati introdotti degli ubriachi venuti dal deserto, che hanno messo dei braccialetti ai polsi delle due sorelle, e dei magnifici diademi sul loro capo.

Anche questo è un racconto simbolico, il popolo di Dio appare come due donne che hanno profanato il sabato, prostituendosi e peccando di idolatria. Dio si riferisce ad Israele che era coinvolta nel peccato.

2- Isaia 3:16-26
Il Signore dice ancora: «Poiché le figlie di Sion sono altere, camminano con il collo teso, lanciando sguardi provocanti, procedendo a piccoli passi e facendo tintinnare gli anelli dei loro piedi, il Signore farà venire la tigna sulla testa delle figlie di Sion, il Signore metterà a nudo le loro vergogne. In quel giorno, il Signore toglierà via il lusso degli anelli dei piedi, delle reti e delle mezzelune , degli orecchini, dei braccialetti, dei veli, dei diademi, delle catenelle dei piedi, delle cinture, dei vasetti di profumo, degli amuleti, degli anelli, dei cerchietti da naso, degli abiti da festa, delle mantelline, degli scialli, delle borse, degli specchi, delle camicie finissime, dei turbanti e delle mantiglie. Invece del profumo si avrà fetore; invece di cintura, una corda; invece di riccioli, calvizie; invece di ampio mantello, un sacco stretto; un marchio di fuoco invece di bellezza. I tuoi uomini cadranno di spada, e i tuoi prodi in battaglia. Le porte di Sion gemeranno e saranno in lutto; tutta desolata, siederà per terra.

In nessun altro brano biblico è possibile trovare una descrizione dettagliata della corruzione femminile. Descrive le donne del tempo di Isaia come erano: vane, arroganti e orgogliose, più interessate a se stesse che al Signore o alle esigenze di coloro che le circondano.
Questo capitolo riguarda la posizione di Giuda e di Gerusalemme riguardo l’apostasia. Non si può leggere il capitolo senza comprendere la connessione simbolica degli ornamenti vani con l’apostasia.

3- Osea 2:13
La punirò a causa dei giorni dei Baal, quando bruciava loro incenso e, ornata dei suoi pendenti e dei suoi gioielli, seguiva i suoi amanti e dimenticava me», dice il Signore.

Dio dice l’origine degli ornamenti per il suo popolo apostato: “ornata dei suoi (Baal) pendenti e dei suoi gioielli”.

4- 2 Re 9:30
Poi Ieu giunse a Izreel. Izebel, che lo seppe, si diede il belletto agli occhi, si acconciò la capigliatura, e si mise alla finestra a guardare.

Iezebel, in questa occasione si trucco e si adornò per sedurre.

5- Genesi 35:1-5
Dio disse a Giacobbe: «Àlzati, va’ ad abitare a Betel; là farai un altare al Dio che ti apparve quando fuggivi davanti a tuo fratello Esaú». Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a tutti quelli che erano con lui: «Togliete gli dèi stranieri che sono in mezzo a voi, purificatevi e cambiatevi i vestiti; partiamo, andiamo a Betel; là farò un altare al Dio che mi esaudí nel giorno della mia angoscia e che è stato con me nel viaggio che ho fatto». Essi diedero a Giacobbe tutti gli dèi stranieri che erano nelle loro mani e gli anelli che avevano agli orecchi; Giacobbe li nascose sotto la quercia che è presso Sichem. Poi partirono. Il terrore di Dio invase le città che erano intorno a loro, e nessuno inseguí i figli di Giacobbe.

Qui troviamo un esempio letterale di come l’abbandono degli ornamenti e dell’idolatria sia legato alla consacrazione a Dio. La casa di Giacobbe prima di andare in quel luogo sacro (Bethel) doveva essere libera dalla contaminazione dell’idolatria.

6- 1Timoteo 2:9-10
Allo stesso modo, le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti lussuose, ma di opere buone, come si addice a donne che fanno professione di pietà.

Qui Paolo fa una raccomandazione diretta di modestia e semplicità. Un riferimento a vestiti decenti, un avvertimento per quei vestiti corti o trasparenti che purtroppo alcuni esibiscono anche nella chiesa di Dio. Gesù Cristo è la nostra perla di gran valore. La sua persona è la nostra ricchezza e ornamento.

Nel mondo la gente è preda di inganni vivendo nel peccato. Essi disprezzano e rifiutano il Salvatore. Non riconoscono il valore della Perla offerta anche per loro, la rifiutano restituendo insulti e deridendo il Salvatore. Molte donne si vestono con anelli e bracciali cercando di attirare l’attenzione su di loro rifiutando di accettare la perla di gran valore, che garantisce la santificazione dell’onore e delle ricchezze eterne. La vanità è posseduta nel pensiero di molti! Questi rimangono incantati da fantasmi e luccichii terreni, trascurando la corona della vita immortale, che è la divina ricompensa della fedeltà.

L’apostolo Pietro (1Pietro 3:1-5) afferma che il semplice comportamento delle donne cristiane può aiutare la conversione dei mariti non credenti. L’apostolo dichiara con chiarezza:

Il vostro ornamento non sia quello esteriore, che consiste nell’intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d’oro e nell’indossare belle vesti, (verso 3)

In conclusione, considerando i testi biblici, vediamo che l’indossare di gioielli è un costume nell’Antico Testamento, ma non riflette la volontà di Dio per il suo popolo per quanto riguarda la semplicità e la modestia, proprio come la tolleranza di Dio per il divorzio e la poligamia non significa l’approvazione di Dio di tali pratiche.
La Bibbia menziona l’uso di gioielli in passaggi simbolici che, se compresi nel loro contesto, in ultima analisi non sanciscono il loro uso.
La testimonianza cristiana è parte integrante della vita spirituale e qualsiasi gioiello o qualsiasi altra cosa che dia l’apparenza del male o che provoca scandalo, deve essere evitata da coloro che senza riserve vogliono servire Dio.

astenetevi da ogni specie di male. (1Tessalonicesi 5:22)

Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un’occasione di caduta. Io so e sono persuaso nel Signore Gesú che nulla è impuro in sé stesso; però se uno pensa che una cosa è impura, per lui è impura. Ora, se a motivo di un cibo tuo fratello è turbato, tu non cammini piú secondo amore. Non perdere, con il tuo cibo, colui per il quale Cristo è morto! Ciò che è bene per voi non sia dunque oggetto di biasimo; perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. Poiché chi serve Cristo in questo, è gradito a Dio e approvato dagli uomini. Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione. Non distruggere, per un cibo, l’opera di Dio. Certo, tutte le cose sono pure; ma è male quando uno mangia dando occasione di peccato . È bene non mangiar carne, né bere vino, né far nulla che possa essere occasione di caduta al fratello (Romani 14:13‭-‬21)

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