Giobbe 11

e rivelarti i segreti della sua saggezza, poiché infinita è la sua intelligenza! Vedresti allora come Dio dimentichi parte della tua colpa. (Giobbe 11:6)

Se i discorsi precedenti avevano scosso emotivamente Giobbe, il discorso di Zofar peggiorò la situazione. Lui accusa Giobbe di essere un chiacchierone, beffardo, bugiardo, perverso  e che il “castigo” che aveva ricevuto era minore di quello che realmente si meritava. Zofar ha schernito l’integrità di Giobbe e non ha ritenuto, in nessun momento, la sua situazione con compassione. Sotto l’avallo dei suoi altri amici, ha iniziato il suo discorso con terribili accuse, diceva quello che lui riteneva essere il proposito di Dio, “vomitò” la sua ironia, lanciando le sue idee completamente distorte a proposito della giustizia del Signore. Concluse affermando che la sofferenza di Giobbe era risultato di una sua perversione. Ci siamo resi conto che, al contrario di Elifàz e di Bildad, Zofar ha argomenti deboli e mediocri davanti a quel che Dio stesso ha chiamato due volte di “uomo integro e retto”.

Solo Dio può conoscere la vera condizione umana. Solo Lui ha il potere di sondare i cuori e di penetrare nei pensieri. Quando il verbo si fece carne e dimorò tra noi, non fece differenze tra le persone, accogliendo, curando e Insegnando a tutti, senza distinzione.

Vediamo che le parole di Zofar causarono in Giobbe un senso di giustizia propria, facendo sì che parlasse in sua difesa. Giobbe apprese che non aveva bisogno di difendere la propria integrità davanti agli uomini, ma affidarsi alla giustizia che viene da Dio.

Quando Gesù Cristo rimase in silenzio davanti alla folla inferocita che l’opprimeva, non evitò la derisione, però provocò una profonda ammirazione soprannaturale.

La saggezza del silenzio spesso supera la saggezza di un fiume di parole. Se gli amici di Giobbe fossero rimasti in silenzio non solo per i sette giorni; e, in preghiera, consegnando il suo amico nelle mani del “Onnipotente”, non sarebbero stati giudicati colpevoli davanti a Dio.

Dio veramente Santo, fa che dalle nostre labbra non escano parole di condanna contro il nostro prossimo, e che possiamo trasformare gli insulti e le ingiustizie fatte contro di noi in opportunità di mostrarci come il nostro Salvatore. Che il silenzio delle nostre labbra siano convertite in suppliche e preghiere per i nostri fratelli. Io prego nel nome di Gesù.

Amen.

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