Quante volte abbiamo sentito o detto la frase “andiamo in chiesa”? Questo modo di dire nell’immaginario collettivo ha fatto si che la chiesa diventasse un luogo. Secondo la Bibbia non è cosi. Nell’Antico Testamento leggiamo di come è fatto un “Tabernacolo”, oppure assistiamo alla costruzione di un “Tempio”, ma questi non erano luoghi di culto. Ai tempi dell’ A.T. non esisteva la chiesa, questi luoghi erano principalmente luoghi per i sacrifici animali. Questi luoghi erano limitati ai sacerdoti ed ai leviti che praticavano i sacrifici per l’espiazione del popolo il quale rimaneva fuori o in aree delimitate.
Arrivando al Nuovo Testamento incontriamo le parole “Sinagoga” e “Tempio”, che erano ambedue luoghi di culto, frequentati dai giudei e proseliti. Ma questi ancora non erano chiese. Qui i religiosi di quel tempo studiavano principalmente la Parola di Dio o pregavano. Gesù essendo Lui un giudeo andava anchEgli al Tempio e nelle Sinagoghe, insegnando, guarendo, liberando e salvando, meravigliando la gente e facendo infuriare i farisei, (Marco 1:21-25).
La chiesa nasce nel Nuovo Testamento citata nel libro degli Atti degli Apostoli dove l’evangelista Luca fa una cronografia di quando la chiesa è nata, come è nata e come si è diffusa. Non si parla mai di un luogo edificato come chiesa ma si parla della chiesa che si raduna in un luogo, principalmente nelle case, (Atti 2:1-2).
Nel Vangelo di Giovanni al cap. 4 leggiamo di una donna samaritana che chiede a Gesù dove si doveva adorare, sul monte o nel tempio? Nei versi 23-24 Gesù rivelò alla donna che il Padre cerca adoratori in spirito e in verità .
L’apostolo Paolo ci dice in 1 Corinzi 6:19 che noi siamo il tempio di Dio. Il proposito di Dio non è salvarci e basta, ma è quello di manifestare la Sua potenza e gloria attraverso di noi, lo dice Gesù in Giovanni 14:11-12; Luca 10:19. Ancora un’altro famosissimo versetto biblico citato sempre dai fedeli sono quelle parole dette da Gesù in Matteo 18:20, dove ci rivela la Sua onnipresenza.
Nei primi insegnamenti di Gesù e poi dopo ripetuti dall’apostolo Paolo veniamo a conoscenza che il Vangelo doveva essere predicato prima ai giudei nel tempio e poi ai gentili, che erano tutti gli altri, tutti coloro che venivano a conoscenza della salvezza non pensavano a costruire edifici per riunirsi ma erano più interessati a divulgare la Buona Notizia a chi non ne era ancora a conoscenza riunendosi nelle case e nei luoghi pubblici. È interessante sapere che ai gentili non era permesso entrare nel tempio che come abbiamo già detto era esclusivamente per i giudei che fino ad oggi riconoscono Gesù come profeta e non come Dio.
La chiesa è movimento non un monumento, nella Bibbia non c’è nessun riferimento alla chiesa come edificio, Gesù ha predicato il ravvedimento su di un monte, (Matteo 5:1-11); nella sinagoga, (Matteo 9:35); in una casa, (Marco 2:1-2); vicino ad un pozzo, (Giovanni 4:7); su di una barca, (Matteo 13:1).
Il primo culto di adorazione fu in una casa (Matteo 2:11); la casa di Pietro fu usata per un incontro di guarigione (Matteo 8:14:16); l’ultima cena di Gesù è stata in una casa, (Matteo 26:18); la Pentecoste avvenne in una casa, (Atti 2:1-2). Il Vangelo è stato predicato ai gentili per la prima volta in casa di Cornelio, (Atti 10:24).
In conclusione la chiesa viene paragonata ad un corpo umano, tante membra con un solo capo, Gesù Cristo, (1 Corinzi 12:12-14), e senza avere nulla in contrario alle moltitudini di locali di culto aperti in tutto il mondo per adorare il Signore, dobbiamo essere consapevoli che la chiesa siamo noi credenti in Cristo liberi di predicare il Vangelo ovunque ci siano due o tre persone che si riuniscono nel nome di Gesù.
Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» (Giovanni 2:19)
In questo passo del Vangelo di Giovanni, Gesù non si riferisce al Tempio fatto di pietra, ma al Suo corpo. Chi lo sentì parlare non percepì che Lui era più grande del Tempio, (Matteo 12:6). Le sue parole ebbero senso per suoi discepoli dopo la resurrezione. Cristo compì questa profezia tanto perfetta che fu la prova più forte del suo essere divino.