La mia testimonianza di salvezza

La mia testimonianza di salvezza risale all’anno 2012, quando non ero ancora credente ma Dio cominciò la sua grande opera di guarigione, liberazione e salvezza. Erano già passati alcuni anni da quando cominciai a lavorare lontano dalla mia città, è dal 2007 che lavoro come operaio nell’industria automobilistica.

Per causa di questo lavoro dovetti andare a vivere da solo lontano dai miei affetti, parenti e amici, credevo di potercela fare, credevo che tornando nei week end a casa, avrei comunque mantenuto un equilibrio tra me e i miei affetti. Avrei dovuto sacrificarmi, ma ne ero consapevole.

Presto cominciai ad avere problemi economici dovuti alle spese, dovevo mantenermi nella mia nuova casa e dovevo anche affrontare spese di viaggio e quant’altro. Lo stipendio non bastava più, e cominciai a fare i primi debiti. Questo tipo di problema mi faceva pensare all’inverosimile, ero una persona normale, amata, con un degno lavoro, ma che tante sere non mangiava perché non potevo fare la spesa, e grazie a Dio che nell’azienda dove lavoro c’è la mensa. Quando mi sono confidato le prime volte di questo mio problema con coloro che ritenevo vicini, la reazione era di incredulità, anzi mi dicevano anche che i problemi ci sono e ce l’hanno tutti, e che non mi dovevo lamentare. Ma il mio non era un lamento, era una richiesta d’aiuto!

Avevo preso delle responsabilità e non potevo tornare indietro, non potevo licenziarmi e tornare a casa, ne potevo rompere quel legame che avevo nella mia città natale. Ero afflitto, cominciai a soffrire di ansia e depressione, dormivo pochissimo, mi isolavo sempre di più, e mi rifugiai in internet, dove passavo praticamente tutto il mio tempo libero. Avevo paura di morire e questo mi portava problemi sopratutto la sera perché nel letto steso mi era difficile non assumere la posizione orizzontale di un morto, ho passato molte notti seduto sul letto anziché steso, e questo mi portava sempre a dare un ultima occhiata alle decine di social-network in qui mi ero iscritto, fu in quel periodo che mi affezionai a blogger, mi ricordo che aprivo blog in continuazione su vari temi, ma non ebbi mai successo.

Sentimentalmente ero legato ad una persona che mi ha dato anche un figlio, negli ultimi anni il nostro rapporto si era piegato notevolmente, la convivenza, anche se era solo nei weekend era diventata molto difficile. Passavamo più tempo litigando che in pace. Un rapporto pesante e complicato, difficile da gestire. Finito nel peggior modo possibile.

Ero sempre più solo e non immaginavo assolutamente che l’ansia e la depressione poteva essere una vera e propria patologia e per questo non cercai di curarmi ne con medici ne con farmaci, credevo solo di essere un povero incompreso la cui vita non valeva niente, pensavo spesso di togliermi la vita, ma sapevo che non ne avrei avuto il coraggio, pensavo spesso ai miei amici e parenti come mi avrebbero pensato e come avrebbero reagito ad una mia scomparsa improvvisa, io volevo che loro avessero il rimorso per non avermi aiutato. Credevo fermamente di essere un bordeline, e facendo ricerche sul web, più leggevo i sintomi più credevo di averli. La mia famiglia che vedevo solo nei week end non sospettava nulla.

Mi ricordo di un giorno, era di sabato, e mentre ero con la mia automobile sull’autostrada tornando a casa per rivedere i miei cari, mi venne un’improvvisa crisi, avevo spesso crisi di panico e/o sfoghi violenti esistenziali. Questa volta ero in macchina, e non volevo assolutamente tornare a casa e fingere di stare bene, cominciai a gridare e più gridavo più acceleravo, più acceleravo più avevo il desiderio di morire, vidi un camion d’avanti a me e sentii forte il desiderio di schiantarmi contro. Fu allora che mi ritrovai improvvisamente fermo, ero fermo in macchina in una piazzola di sosta, ricordo solo di aver invocato Dio, si ho gridato a Dio di intervenire e Lui è stato fedele. Fermo in quella piazzola piansi non so per quanto tempo, chiesi a Dio di cambiare la mia vita, ero arrivato al limite. In quei giorni non successe niente, continuavo la mia vita di sempre, ma Dio cominciò la sua opera nella mia vita.

Da quel giorno ne passarono altri, e la mia vita andava avanti inesorabile immersa nei problemi che erano diventati esistenziali, ero completamente solo, mi sentivo abbandonato e andavo avanti per inerzia, non sapevo più che valore aveva la mia vita, in quel periodo l’unica cosa che poteva farmi andare avanti era la responsabilità di essere padre, non potevo andare via perché, anche da lontano, dovevo badare a mio figlio. Ero un uomo depresso, da solo, che doveva andare avanti non per se stesso, ma per altri.

Passarono altri mesi, e bazzicando in rete mi ritrovo faccia a faccia con un viso conosciuto, da anni avevo digitato il suo nome senza avere risultati, ma quel giorno dopo 22 anni avevo ritrovato una persona a me cara che non avevo mai dimenticato. L’ho conosciuta in Brasile durante un viaggio nel 1991, tornando in Italia dopo quella vacanza siamo rimasti in contatto tramite lettere scritte a mano e qualche telefonata, fino a quando dopo tre anni perdemmo i contatti perché cambiammo tutti e due indirizzo. Cominciai a comunicare con questa persona in rete come se 22 anni fossero passati in una notte, niente era cambiato dall’ultimo giorno, se non la nostra età.

Dopo un po di tempo avemmo entrambi il desiderio di rivederci, senza pretendere niente, allora ne parlammo e lei dal Brasile volò in Italia, lasciando tutto quello che aveva nella sua terra natale.

Fu lei che mi parlò per la prima volta di Gesù. Io all’inizio non ci capivo molto, credevo di conoscere Dio, ma lei mi parlava di un Dio straordinariamente vivo che mi avrebbe stravolto la vita. All’inizio non capivo, ma facendomi leggere e riflettere cosa era scritto nella Bibbia ed anche grazie ad una piccola chiesa non lontana dalla casa dei miei genitori, io potetti accettare Gesù nel mio cuore. Nel Luglio 2013 accettai Gesù come mio Signore e Salvatore, guarendomi da tutte le malattie mentali e psicologiche che avevo, liberandomi dalla paura di morire, restituendomi la dignità e dandomi una visione della vita più positiva. Grazie a Dio adesso ho un motivo per vivere, Colui che mi ha salvato ha dato un senso ai miei giorni. Nell’Ottobre di quell’anno ci siamo sposati, e a Giugno 2014 sono sceso nelle acque battesimali. Oggi serviamo il Signore insieme nella città dove abitiamo.

Sono grato a Signore per tutto quello che ha fatto per me, uno dei versetti chiave della Bibbia che profondamente mi hanno colpito è in Giovanni 8:32 il quale dice: “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”, io sono venuto a conoscenza della verità, la verità è che senza Gesù non possiamo fare niente e senza di Lui siamo solo schiavi di un mondo che sempre di più guarda le apparenze, sminuendo e dimenticando tanti che soffrono.

Oggi vivo una vita in pace, tanti problemi sono stati risolti e so che dovrò affrontarne altri ma Gesù mi ha promesso che sarà con me ogni giorno fino alla fine. Non ci può essere una vittoria senza una battaglia ed ora so che Gesù in ogni occasione favorevole o no che si presenta nella mia vita, Lui mi darà la forza ed il coraggio per affrontarla.

Ringrazio Dio per avermi dato una possibilità, lo ringrazio per avermi dato una nuova nascita, sono diventato quel figlio che tornando al Padre ha potuto ricevere vestiti nuovi e puliti.

Oggi lavoro attivamente nella comunità cristiana della città in cui vivo e diffondo il messaggio di salvezza ovunque mi trovi, e ho dedicato la mia passione blogger a Gesù, ora ho un bellissimo blog in rete e scrivo affinché tanti possano venire a conoscenza della verità, aspettando paziente il Grande Giorno del Signore.

Per causa di questo lavoro dovetti andare a vivere da solo lontano dai miei affetti, parenti e amici, credevo di potercela fare, credevo che tornando nei week end a casa, avrei comunque mantenuto un equilibrio tra me e i miei affetti. Avrei dovuto sacrificarmi, ma ne ero consapevole.

Presto cominciai ad avere problemi economici dovuti alle spese, dovevo mantenermi nella mia nuova casa e dovevo anche affrontare spese di viaggio e quant’altro. Lo stipendio non bastava più, e cominciai a fare i primi debiti. Questo tipo di problema mi faceva pensare all’inverosimile, ero una persona normale, amata, con un degno lavoro, ma che tante sere non mangiava perché non potevo fare la spesa, e grazie a Dio che nell’azienda dove lavoro c’è la mensa. Quando mi sono confidato le prime volte di questo mio problema con coloro che ritenevo vicini, la reazione era di incredulità, anzi mi dicevano anche che i problemi ci sono e ce l’hanno tutti, e che non mi dovevo lamentare. Ma il mio non era un lamento, era una richiesta d’aiuto!

Avevo preso delle responsabilità e non potevo tornare indietro, non potevo licenziarmi e tornare a casa, ne potevo rompere quel legame che avevo nella mia città natale. Ero afflitto, cominciai a soffrire di ansia e depressione, dormivo pochissimo, mi isolavo sempre di più, e mi rifugiai in internet, dove passavo praticamente tutto il mio tempo libero. Avevo paura di morire e questo mi portava problemi sopratutto la sera perché nel letto steso mi era difficile non assumere la posizione orizzontale di un morto, ho passato molte notti seduto sul letto anziché steso, e questo mi portava sempre a dare un ultima occhiata alle decine di social-network in qui mi ero iscritto, fu in quel periodo che mi affezionai a blogger, mi ricordo che aprivo blog in continuazione su vari temi, ma non ebbi mai successo.

Sentimentalmente ero legato ad una persona che mi ha dato anche un figlio, negli ultimi anni il nostro rapporto si era piegato notevolmente, la convivenza, anche se era solo nei weekend era diventata molto difficile. Passavamo più tempo litigando che in pace. Un rapporto pesante e complicato, difficile da gestire. Finito nel peggior modo possibile.

Ero sempre più solo e non immaginavo assolutamente che l’ansia e la depressione potevano essere vere e proprie patologie e per questo non cercai di curarmi ne con medici ne con farmaci, credevo solo di essere un povero incompreso la cui vita non valeva niente, pensavo spesso di togliermi la vita, ma sapevo che non ne avrei avuto il coraggio, pensavo spesso ai miei amici e parenti come mi avrebbero pensato e come avrebbero reagito ad una mia scomparsa improvvisa, io volevo che loro avessero il rimorso per non avermi aiutato. Credevo fermamente di essere un borderline, e facendo ricerche sul web, più leggevo i sintomi più credevo di averli. La mia famiglia che vedevo solo nei week end non sospettava nulla.

Mi ricordo di un giorno, era di sabato, e mentre ero con la mia automobile sull’autostrada tornando a casa per rivedere i miei cari, mi venne un’improvvisa crisi, avevo spesso crisi di panico e/o sfoghi violenti esistenziali. Questa volta ero in macchina, e non volevo assolutamente tornare a casa e fingere di stare bene, cominciai a gridare e più gridavo più acceleravo, più acceleravo più avevo il desiderio di morire, vidi un camion d’avanti a me e sentii forte il desiderio di schiantarmi contro. Fu allora che mi ritrovai improvvisamente fermo, ero fermo in macchina in una piazzola di sosta, ricordo solo di aver invocato Dio, si ho gridato a Dio di intervenire e Lui è stato fedele. Fermo in quella piazzola piansi non so per quanto tempo, chiesi a Dio di cambiare la mia vita, ero arrivato al limite. In quei giorni non successe niente, continuavo la mia vita di sempre, ma Dio cominciò la sua opera nella mia vita.

Da quel giorno ne passarono altri, e la mia vita andava avanti inesorabile immersa nei problemi che erano diventati esistenziali, ero completamente solo, mi sentivo abbandonato e andavo avanti per inerzia, non sapevo più che valore aveva la mia vita, in quel periodo l’unica cosa che poteva farmi andare avanti era la responsabilità di essere padre, non potevo andare via perché, anche da lontano, dovevo badare a mio figlio. Ero un uomo depresso, da solo, che doveva andare avanti non per se stesso, ma per altri.

Passarono altri mesi, e bazzicando in rete mi ritrovo faccia a faccia con un viso conosciuto, da anni avevo digitato il suo nome senza avere risultati, ma quel giorno dopo 22 anni avevo ritrovato una persona a me cara che non avevo mai dimenticato. L’ho conosciuta in Brasile durante un viaggio nel 1991, tornando in Italia dopo quella vacanza siamo rimasti in contatto tramite lettere scritte a mano e qualche telefonata, fino a quando dopo tre anni perdemmo i contatti perché cambiammo tutti e due indirizzo. Cominciai a comunicare con questa persona in rete come se 22 anni fossero passati in una notte, niente era cambiato dall’ultimo giorno, se non la nostra età.

Dopo un po di tempo avemmo entrambi il desiderio di rivederci, senza pretendere niente, allora ne parlammo e lei dal Brasile volò in Italia, lasciando tutto quello che aveva nella sua terra natale.

Fu lei che mi parlò per la prima volta di Gesù. Io all’inizio non ci capivo molto, credevo di conoscere Dio, ma lei mi parlava di un Dio straordinariamente vivo che mi avrebbe stravolto la vita. All’inizio non capivo, ma facendomi leggere e riflettere cosa era scritto nella Bibbia ed anche grazie ad una piccola chiesa non lontana dalla casa dei miei genitori, io potetti accettare Gesù nel mio cuore. Nel Luglio 2013 accettai Gesù come mio Signore e Salvatore, guarendomi da tutte le malattie mentali e psicologiche che avevo, liberandomi dalla paura di morire, restituendomi la dignità e dandomi una visione della vita più positiva. Grazie a Dio adesso ho un motivo per vivere, Colui che mi ha salvato ha dato un senso ai miei giorni. Nell’Ottobre di quell’anno ci siamo sposati, e a Giugno 2014 sono sceso nelle acque battesimali. Oggi serviamo il Signore insieme nella città dove abitiamo.

Sono grato a Signore per tutto quello che ha fatto per me, uno dei versetti chiave della Bibbia che profondamente mi hanno colpito è in Giovanni 8:32 il quale dice: “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”, io sono venuto a conoscenza della verità, la verità è che senza Gesù non possiamo fare niente e senza di Lui siamo solo schiavi di un mondo che sempre di più guarda le apparenze, sminuendo e dimenticando tanti che soffrono.

Oggi vivo una vita in pace, tanti problemi sono stati risolti e so che dovrò affrontarne altri ma Gesù mi ha promesso che sarà con me ogni giorno fino alla fine. Non ci può essere una vittoria senza una battaglia ed ora so che Gesù in ogni occasione favorevole o no che si presenta nella mia vita, Lui mi darà la forza ed il coraggio per affrontarla.

Ringrazio Dio per avermi dato una possibilità, lo ringrazio per avermi dato una nuova nascita, sono diventato quel figlio che tornando al Padre ha potuto ricevere vestiti nuovi e puliti.

Oggi lavoro attivamente nella comunità cristiana della città in cui vivo e diffondo il messaggio di salvezza ovunque mi trovi, e ho dedicato la mia passione blogger a Gesù, ora ho un bellissimo blog in rete e scrivo affinché tanti possano venire a conoscenza della verità, aspettando paziente il Grande Giorno del Signore.

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