Chi è la sposa dell’Agnello?

Prima di leggere questo post leggi per favore Apocalisse 12 .

Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni»… (Ap 22:17)

 

Chi è la sposa?

Qualcuno dice che la donna citata in questo capitolo dell’Apocalisse è la chiesa, la chiesa che sarà perseguitata. Quella chiesa che avrà i suoi martiri con le teste tagliate. Posso dire che a fare certe affermazioni bisogna stare molto attenti. Carissimi, la donna citata in Apocalisse 12 non è la chiesa. La chiesa non è una donna, la chiesa non è la sposa. Questo sembrerebbe un eresia, il discorso va approfondito ed ora riflettiamo e meditiamo cosa dice la Bibbia.

Gesù è il capo della chiesa, Lui è la testa di un corpo e se la testa è maschile allora anche il corpo deve esserlo. Non è scritto che la chiesa è il corpo di Cristo?

La parola chiesa deriva originariamente dal greco “ekklēsía”, e dall’ebraico “qāhāl e ‛ēdāh” che è tradotto come “adunanza del popolo di Israele”, e indica in ambedue i casi un’adunanza, un assemblea. Parola usata nella Septuaginda per indicare “il popolo di Dio”. Parola citata nel Vangelo secondo Matteo dove Gesù probabilmente ha usato questo termine in Aramaico “Kenistà”, per indicare una comunità basata sullo stile della grazia e del perdono. Oggi nelle Bibbie tradotte come per esempio quella italiana questa parola può assumere una traduzione al femminile, in altre lingue è maschile o neutra come per esempio nella lingua inglese o tedesca. Essendo la chiesa corpo di Cristo, di conseguenza non può essere neanche la sposa.

Quando Giovanni ha visto la Santa Gerusalemme che scendeva dal cielo, (Ap 21:9-19), lì vide la sposa, la sposa è la nuova Gerusalemme e dopo questo le persone ancora hanno dubbi.

La Parola di Dio è molto chiara  “la donna rivestita del sole”, non è la chiesa ma bensì la nuova Gerusalemme. Gesù nel Vangelo di Luca e quello di Matteo, come Dio tante volte nell’Antico Testamento, ha dichiarato il suo amore per Gerusalemme (Luca 13:34). Tanti sono coloro che ricevono insegnamenti sbagliati ripetendo a loro volta senza verificare o approfondire quello che la Bibbia realmente insegna, da questo si evince una mancata conoscenza, Dio dona la conoscenza attraverso la Sua Parola gratuitamente ma viviamo in un epoca di comodismo dove crediamo a tutto quello che ci viene detto.

Io da parte mia prendo lo studio biblico molto seriamente e non mi è rivelato niente di più di ciò che Dio già ha rivelato nella Sua Parola. La Bibbia va semplicemente letta per quello che è, la rivelazione è già nelle Scritture e nient’altro.

La donna del capitolo 12 di Apocalisse è Gerusalemme, e questa affermazione viene leggendo dal capitolo 1 al capitolo 4 di Apocalisse dove la parola chiesa compare diciotto volte, dopo il rapimento della chiesa non si incontra più questa parola. Questa è una simbologia del modo giudaico, come sono state le visioni delle bestie nel libro di Daniele al capitolo 7. Simbologie che hanno tutte un significato preciso.

Nella Bibbia Israele o Gerusalemme vengono continuamente paragonate ad una donna, Un noto esempio è Isaia 54:5-6, dove Dio dice ad Israele: “Poiché il tuo creatore è il tuo sposo; il suo nome è: il SIGNORE degli eserciti; il tuo redentore è il Santo d’Israele, che sarà chiamato Dio di tutta la terra. Poiché il SIGNORE ti richiama come una donna abbandonata, il cui spirito è afflitto, come la sposa della giovinezza, che è stata ripudiata», dice il tuo Dio”. Si confronti anche Geremia 3:14; Ezechiele 16:8; Osea 2:21-22.

Solo Paolo insegnò sul rapimento della chiesa, cosa che nemmeno Gesù parlò. Quando in Apocalisse 7 si legge “e ogni occhio lo vedrà”, sono gli occhi dei giudei increduli e si riferisce alla seconda venuta di Gesù.

Sorge spontanea la domanda: “che parte farà la chiesa alle nozze dell’Agnello?” Ebbene, il rapimento sarà il compimento della promessa di Gesù ai suoi invitati al banchetto (1Tes 4:13-18; 1Co 15:50-54). I salvi saranno gli ospiti delle nozze e non la sposa, saranno quelli che torneranno al fianco di Gesù nella sua seconda venuta (Ap 17:14).

In oltre l’apostolo Paolo  dichiara in Galati 4:26 che “la Gerusalemme di lassù è libera, ed è nostra madre”. Nostra madre come terra madre, ossia, la Terra Promessa ai figli della promessa. Le promesse di Dio non sono per questo luogo, bensì celestiali.

Non sappiamo perché Gesù voglia organizzare le sue nozze con la nuova Gerusalemme, questo è un suo mistero, quello che sappiamo però e che da quando Gesù si è fatto carne su questa terra fino ad ora il popolo giudeo-israelita non lo ha riconosciuto come Messia, cosa che farà, dopo una grande tribolazione, alla seconda venuta di Cristo.

E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli (Matteo 8:11). Sarà un grande onore essere lì.

Le cose occulte appartengono al SIGNORE nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge. (De 29:28)

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