Giobbe 19

Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere. (Giobbe 19:25)

La vita è segnata dal dolore, ma la vita cristiana è piena di speranza. Il cammino non è senza sofferenza, tuttavia, chi è in Cristo è motivato da grandi aspettative. I grandi uomini del passato hanno sofferto, come i patriarchi, i profeti,  i re. Anche gli apostoli del Nuovo Testamento, molti dei quali sono diventati martiri a causa della loro fede.

Se Giobbe non avrebbe avuto speranza, la sua vita sarebbe finita, rinunciando a Dio. La speranza è reale per un cristiano che sta soffrendo. Giobbe è il nostro esempio biblico di come un cristiano deve affrontare il dolore. Inoltre la sua storia ha rivelato la prospettiva divina che ci aiuta a capire molti misteri su ciò che disturba la nostra pace, gioia e felicità. Dobbiamo imparare da Giobbe, che nonostante l’intensa sofferenza, sapeva che la sua fine non sarebbe stata tragica, sapeva bene dove stava andando e dove sarebbe arrivato. Anche se sarebbe passato per la morte. Questa speranza lo teneva risoluto nella fede, lui non si arrese al peccato, lui non ha venduto la sua l’anima al diavolo. Tu che credi nella speranza di Giobbe puoi urlare come lui attraverso il più terribile dolore. Ma io so che il mio redentore vive e che alla fine si alzerà; si lui si alzerà per me e per te.

Certo, la vita cristiana non è indolore, ma abbiamo un liberatore, questa speranza ci rafforza per avanzare nel cammino cristiano.

Caro Padre, io ti ringrazio per la vita che tu mi hai dato, e nella malattia e in salute, nelle gioie e nei dolori, io ti prego di darmi forza e speranza, per attraversare le crisi. Io prego nel nome di Gesù. Amen.

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