Giobbe 21

Passano felici i loro giorni, poi scendono in un attimo nel soggiorno dei morti. (Giobbe 21:13)

Giobbe risponde a Zofar, proprio come aveva risposto a Bildad. Nella sua malattia, si chiede perché i malvagi prosperano ed i fedeli soffrono. Perché gli empi vivono, ed arrivano alla vecchiaia aumentando il loro potere?. Quindi Giobbe elenca molte situazioni positive sulla vita degli empi, cioè, come vedono i loro figli prosperare con loro; come le loro case sono in pace e senza paure; di come il castigo di Dio non li colpisce e i loro animali sono sempre fertili; e come i loro figli sono spensierati cantando, ballando e suonando musiche.

Gli empi chiedono a Dio di lasciarli perdere perché vogliono far da soli. Loro non vedono la necessità di adorare l’Onnipotente e la preghiera per loro non serve.

Giobbe ha difficoltà a comprendere la giustizia divina. Una persona muore in pieno vigore, tranquilla e ben nutrita. Un’altra persona  muore con l’amarezza nel cuore senza aver mai gustato il bene. Eppure si trovano entrambi nella polvere ricoperti di vermi.

In fine Giobbe si lamenta dei suoi amici, perché questi lo considerano una persona cattiva, il loro ragionamento, per Giobbe, è considerato sbagliato. Egli conclude chiedendo agli amici il motivo per cui loro stavano offrendo a lui consolazioni vane, considerando le loro risposte false.

Caro Dio,

lottare per i nostri sogni, senza te, può significare soltanto essere seppellito vicino le nostre ricchezze accumulate. Non vale la pena vivere come ricchi perdendo la vita eterna. Aiutaci a mantenere l’attenzione su di te, te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.

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