I morti sono morti

Tante volte mi capita di ricevere messaggi, oppure leggere appelli sui social, chiedendo di pregare per chi è già defunto e ovviamente anche per i parenti che devono essere consolati. Da premettere che io non commento più e non rispondo pubblicamente sui social perché si innescano bombe che purtroppo esplodono per poi ritrovarsi in chiacchiere, accuse e deragliamenti, che io sinceramente non vorrei mai più ritrovarmi per l’assenza di edificazione e per la perdita di tempo. Forse anche tu hai scritto o letto qualche volta questo tipo di post o lo hai mandato come messaggio, e per questo motivo che vorrei dare una risposta sul mio blog.

Ok, pregare per chi sta soffrendo per la perdita di un caro si può, ma sull’argomento dei defunti, vorrei mettere in chiaro che i morti sono morti. Questi, una volta trapassati non sentono, non parlano e non possono fare niente di più di quello di rimanere morti. Dio, non può più cambiare il destino eterno di un uomo dopo la morte. Ammenochè non lo resuscita. Io non ho nessuna autorità per dire certe cose, ecco perché mi affido ogni volta alle Sacre Scritture. La Parola di Dio è fonte di vita, ed è cosa buona ogni volta consultarla, invece di prendere posizioni personali.

Per cominciare vorrei provare il fatto che dopo la morte Dio non può cambiare il destino eterno, per entrare nel vivo delle Scritture possiamo leggere il testo biblico in Luca 16:19-31. Questa storia è abbastanza nitida da farci comprendere che tipo di soggetti sono destinati per l’uno o l’altro luogo. E sopratutto che non c’è possibilità di comunicazione con il mondo in cui siamo ora.

In Ebrei 9:27 è scritto: “Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio”, questo significa che si muore una volta sola, dopo di che non c’è più niente da fare. Tutto ciò che si è fatto in vita, quello sarà portato in giudizio.
È in vita che il Signore della Salvezza da la possibilità a tutti gli uomini di salvarsi per il regno dei cieli, anche nell’ultimo momento come è scritto in Luca 23:43 dove sulla croce in punto di morte il ladrone riconosce Gesù e si pente. Ma non aspettiamo l’ultimo momento, la vita è bella in questo mondo perché Gesù la rende tale. È interessante sapere anche che Dio da a tutti, nella vita, la possibilità di salvezza, ossia non esiste un uomo che muore senza che Dio non gli abbia dato tale possibilità. Dio non ha riguardi, e tutti coloro che credono saranno salvi, (Marco 16:16).

Il culto dei morti è un culto pagano, nelle Scritture non c’è nessun riferimento di intercessione con i defunti ne che Dio abbia cambiato il destino di un uomo dopo la sua morte. Anzi, nell’Antico Testamento abbiamo referenze che ci dicono che chi aveva contatti con i morti li rendeva impuri, (Numeri 19:11-14). Seppellire una persona era un’opera di misericordia, il morto veniva pulito, fasciato e seppellito con tutto rispetto prima del tramonto, poi basta. Tutte le preghiere ed intercessioni fatte per chi è già morto non hanno nessun effetto davanti a Dio, chi avrà perseverato nella fede fino alla fine sarà con Lui nel regno dei cieli, tutt’altro destino avranno chi non avrà creduto.

In conclusione posso dire con tutta franchezza in osservanza delle Sacre Scritture che noi siamo responsabili del nostro futuro eterno, dipende da noi. Gesù senza insistere troppo ci mette a conoscenza della meravigliosa promessa eterna, noi d’alta parte possiamo decidere di arrenderci a Lui o no. Quindi è ora che dobbiamo prendere questa meravigliosa opportunità per essere salvi, dobbiamo fidarci di Cristo il Salvatore ora, e non sperare che forse qualcuno dei nostri amici o parenti prega per la nostra pace. Se tu desideri la pace eterna, accetta adesso il Signore Gesù Cristo Salvatore nel tuo cuore. Amen?

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