Il perdono divino

Il messaggio del perdono è uno dei più belli e affascinanti nella Parola di Dio. Nel libro del profeta Isaia 1:18 leggiamo: “«Poi venite, e discutiamo», dice il Signore: «Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.”

Il perdono divino va ben oltre semplicemente dichiarando qualcuno innocente. Il perdono di Dio non solo ri muove la condanna, ma offre anche il potere in modo che il peccatore non continui nella pratica del peccato. Il perdono ha a che fare con una trasformazione interna. Il perdono non è solo necessario per eliminare il senso di colpa. Il perdono di Dio va oltre. È una trasformazione simile al colore della neve o della lana, che simboleggiano la purezza.

Nella triste esperienza di Davide, re d’Israele, nel commettere una successione di peccati commessi in adulterio con Bat Sheba, fu risvegliato dal profeta Natan. Riconoscendo il suo peccato, il re ispirato scrive il Salmo 51. Qui troviamo tre richieste specifiche che ci aiutano a capire l’estensione degli effetti del perdono di Dio nelle nostre vite.

Nel versetto uno e due Davide chiede a Dio rispettosamente il perdono e la purificazione. Interessante questa richiesta. Nella prima lettera di Giovanni, capitolo uno, versetto nove, leggiamo che Dio è fedele a perdonarci e purificarci. Nel Vangelo di Giovanni 19:34 leggiamo: “ma uno dei soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscí sangue e acqua”. Il sangue è il simbolo del perdono e l’acqua è il simbolo della purificazione. Con la morte di Cristo, non solo è perdonato ogni peccato, ma anche chi lo ha praticato è purificato. Davide pregò Dio per il perdono e la purificazione. E la terza richiesta del re la troviamo nella preghiera del Salmo 51 nel versetto 10: “O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo”. Davide ha chiesto la trasformazione interna.

Amico mio, il perdono ti esonera dalla condanna. Gesù ha già pagato il prezzo e ha subito la condanna! La purificazione pulisce il male di coloro che sono coinvolti nel peccato. È la trasformazione interiore, come conseguenza dell’attivazione dello Spirito Santo nella vita umana, questo ci consente di vivere secondo la volontà di Dio come richiesto nelle Scritture.

Alcuni pensano che per rivendicare la benedizione del perdono si devono assumere prima delle posizioni. Ma questo non è così! Gesù apprezza che veniamo da Lui come noi siamo, peccatori e impotenti. Possiamo andare a Lui con tutte le nostre debolezze. È il Suo piacere riceverci nelle sue braccia d’amore, perdonare i nostri peccati e purificarci da ogni impurità.

Amico, le promesse di Dio sono per te ed anche per me. Sono per ogni trasgressore pentito. La forza e la grazia ci sono state date attraverso Cristo, sono date a tutti coloro che credono. Nessuno ha peccato abbastanza che non riesce a trovare forza, purezza e giustizia in Gesù.

Dio non ci tratta nella maniera che gli uomini trattano l’un l’altro. I pensieri del Padre celeste sono di misericordia, di amore e di tenera compassione. In Isaia 55:7 è scritto: “Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al Signore che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare”. Che promessa meravigliosa! Dio è grande nel perdono!

Satana è pronto a prendersi da noi ogni scintilla di speranza e ogni raggio di luce. Ma non dobbiamo consentire alle insinuazioni del nemico che ci offuscano la mente. Non dobbiamo prestare attenzione al tentatore, ma ricordarci che Gesù è morto per poterci far vivere. “Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me, perché io ti ho riscattato»”. (Isaia 44:22)

Sì, abbiamo un Padre compassionevole che è ansioso di perdonarci. La parabola del figliol prodigo, registrata in Luca, capitolo 15, conferma questa verità. Anche in possesso di ricchezza e di comodità, il figlio più giovane ha chiesto al padre la sua parte dell’eredità andandosene in cerca di piaceri in una terra lontana.
Dopo aver speso tutta la sua fortuna, è stato abbandonato dai suoi amici nella miseria più completa. E mentre si prendeva cura dei maiali e mangiava il loro cibo, ricordava quanti servi della casa di suo padre erano in condizioni migliori. E così decise di tornare dal padre chiedendo perdono ed essere trattato al pari di un servo.
Nel verso 20 viene descritto l’atteggiamento del padre verso il figliol prodigo: “…ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò”.  Questo è il modo in cui Dio promette di trattare tutti coloro che sono fuori strada nelle vie del peccato.

In Geremia 31:3 abbiamo un’altra affermazione meravigliosa: “Da tempi lontani il Signore mi è apparso. «Sí, io ti amo di un amore eterno; perciò ti prolungo la mia bontà”. Amico mio, ogni desiderio di ritornare a Dio non è che l’opera dello Spirito Santo, compungendo il cuore per l’amore del Padre.

Il figliol prodigo cadde ai piedi del padre e riconobbe che era indegno ad essere trattato come un figlio. Chiede di essere ricevuto come un servo. Ma il padre non solo lo perdona, ma ordina anche che gli siano dati vestiti ed un anello, infine da una grande festa per festeggiare il ritorno a casa. Ed è così che Dio vuole fare con noi. Quando accettiamo il Suo invito e ci accostiamo a Lui come siamo, l’amore infinito del Padre ci offre il perdono, ci purifica e ci trasforma.

Oltre ad essere il nostro sostenitore (1 Giovanni 2:1) Gesù ci promette di non ricordare mai i nostri peccati (Salmi 103:12) Non dimenticarlo. Dio vuole gettare tutto il tuo peccato nelle profondità del mare (Michea 7:19) ed offrire una vita rinnovata dal Suo amore e dal Suo potere.

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