Incidente su Facebook

Sento oggi il bisogno di raccontare un episodio a me successo qualche tempo fa proprio su Facebook, per qualcuno di voi può sembrare banale ed è probabile che lo è, ma comunque ritengo importante per me parlarne.
Per chi mi conosce da più tempo forse ricorderà che io su Facebook avevo un altro profilo. Mi sono inscritto su Facebook per la prima volta nel 2007 quando già ero via da Napoli per lavoro. Tutto era normale, cioè dedicavo il mio tempo sul social come tutti. Ho attraversato momenti belli, felici ed anche molto tristi. Con l’esperienza che acquistavo giorno per giorno mi rendevo conto e mi facevo l’idea che questo Facebook è tanto futile ma allo stesso tempo importante per tante cose. Io lo usavo, forse, per comunicare i miei pensieri e sentimenti, le mie gioie, in pratica il mio quotidiano. Un giorno però la mia vita è stata cambiata da un importante evento che ha scosso d’improvviso tutto il mio essere, avevo conosciuto Gesù Cristo, non è uno scherzo, per tanti che non comprendono, posso dire che io ho realizzato il Gesù vivente nel mio cuore. Da quel momento in poi le mie pubblicazioni sul social cominciarono a cambiare, anche con un po di timidezza perché comprendevo che non tutti i miei contatti erano pronti a ricevere quel tipo di dichiarazioni fatte da me. Allo stesso tempo stavo cominciando a stancarmi del famoso social, vedevo sulla home tante brutture e maldicenze, e fu allora che mi resi conto del livello basso e negativo della società oggi, io ero in cerca di benedizioni e ristoro e vedevo solo la faccia di un mondo malato e perverso. Allora proprio in quel periodo, quando cominciavo anche l’esperienza nella piccola chiesa di Melfi, cominciai a pubblicare le mie esperienze con Cristo per fare la differenza su quel marciume. Fino a quando un giorno pubblicai un post su dei frammenti di uno studio biblico fatto sulle differenze sostanziali tra l’uomo e gli angeli. In risposta a quella inconfutabile verità, interviene un mio amico che nell’offendersi mi giudicava un “professore ignorante” e che dovevo stare ben attento alle stupidate che scrivevo. Io, mortificato, e ricordandomi che quest’uomo aveva perso una figlia molto giovane, chiedo scusa ma allo stesso tempo gli dico che l’argomento che stavo trattando è una verità biblica che non c’entrava affatto con l’idealismo umano. A quel punto interviene un’altro mio carissimo amico che mi dice che non era il caso di pubblicare quel pensiero, che dovevo smetterla di giocare a fare l’evangelico e che dovevo al più presto tornare alla realtà! Mi sono sentito male. Volevo scomparire da Facebook, infatti in quello stesso istante mi sono cancellato definitivamente e non ho avuto più nessun tipo di contatto con quel tipo di mondo. Ho continuato il mio lavoro in silenzio senza dare fastidio a nessuno fino ad ora, scrivendo sul mio blog. Da un po di tempo ho aperto un nuovo profilo, non pubblico quasi niente e non ho molti contatti, quelli che ci sono hanno chiesto loro di esserci. Io non voglio far del male più a nessuno ma con franchezza e saggezza continuerò a proclamare la verità della Parola di Dio. Per me è molto difficile relazionarmi su questo tipo di piattaforma e spero almeno di trovarmi a mio agio con persone rispettose che mi leggono per riflettere insieme e non per giudicare.

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