Le brutte abitudini della chiesa

In questo post vorrei mettere in chiaro alcune brutte abitudini della chiesa “moderna”, che nel corso della storia dalla chiesa primitiva ad oggi hanno cambiato quello che era il senso, l’immagine e lo scopo della chiesa del Signore.

Nessuna polemica!! Qualcuno potrebbe pensare che ci stiamo evolvendo, il giorno d’oggi non è come allora, la vita cambia, il lavoro, l’istruzione e tutto ciò che gira attorno alla vita dell’uomo non è come prima!!! Tutto vero, ma ci sono cose che non cambiano. Avere fede in Dio, significa anche accettare il sistema di una chiesa pensata e costruita sulla pietra angolare Cristo Gesù. Ci sono cose che non devono essere cambiate, Dio è perfetto, e nonostante la nostra imperfezione abbiamo cambiato il sistema organizzativo, abbiamo cambiato l’ordine delle cose, tutto perché abbiamo permesso  alla chiesa di adeguarsi all’uomo e non il contrario, come era nel principio. Non è Dio che si deve adeguare al nostro stile di vita, dovremmo essere noi ad avvicinarci al Suo pensiero. Non siamo noi quelli che dovremmo cercare di somigliare al Cristo? Non siamo noi quelli che dovrebbero prendere esempio da Paolo, Giovanni, Pietro e tutti gli altri?

L’uomo nel corso della storia ha introdotto o cambiato cose che per forza maggiore, in base allo stile di vita di oggi, la chiesa moderna rischia di perdere credibilità, spiritualità e universalità. Tutto ciò, sia chiaro non compromette la salvezza, ma sarebbe cosa buona che l’uomo, in alcune situazioni, non mettesse mano.

In breve voglio elencare e commentare alcuni punti delle “brutte” abitudini che la chiesa oggi ha acquisito nel corso della sua storia.

Fondare denominazioni e ministeri

L’esempio più eclatante è quello di colui che ha pensato ed istituito la chiesa cattolica, con il desiderio di manipolare e tenere sotto controllo l’uomo, si è pensato di usare Dio per scopi di potere e supremazia. Ma anche nella chiesa, per così dire evangelica, non molti anni fa si sono costituite assemblee, ministeri e gruppi. Forse per necessità costituzionali, o per aver imparato dottrine diverse, il popolo di Dio si è diviso formando tanti piccoli gruppi che hanno la presunzione di credere di fare meglio. Quelli che dicono siamo meglio noi che loro, provocando divisione, caos e inadempienza alla Parola di Dio. Con la scusa dell’ordine e disciplina hanno robotizzato l’amore di Dio.
In Efesini 4:3-6 è scritto “sforzandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace. Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. V’è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti”, quale altra dottrina c’è al di fuori di quella del Signore? E sempre l’apostolo Paolo in previsione di questo nella prima lettera ai Corinzi scriveva: “Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»; «io, di Cristo». Cristo è forse diviso? …”

Stile del luogo delle riunioni

Chiunque entra in una chiesa, qualunque sia la denominazione, può notare la sistemazione delle panche o sedie da un lato ed un pulpito dall’altro posto di fronte in modo che guarda la “platea”, forse così era sistemato il tempio o una sinagoga dell’Antico Testamento, sicuramente uno stile ripreso dalla chiesa cattolica. Questo “stile cattedrale” è in netta contrapposizione con quella chiesa che Paolo stava formando. Il fatto che ci deve essere un leader che deve parlare e tutti sotto a sentire, certamente non era l’idea di Paolo quando diceva: “Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un’interpretazione, si faccia ogni cosa per l’edificazione” (1 Corinzi 14:26)Oggi nelle riunioni si lascia sempre meno spazio ai credenti concentrando l’attenzione tutta su una persona sola, che anche se si dice che non è vero, vorrebbe il controllo sulle altre persone. Questo sistema è anche ottimo per contenere più persone in un determinato spazio, ma a che serve essere in tanti e non conoscere il nome di chi ti sta vicino. Non è forse meglio riunirsi tutti insieme in un luogo intimo e caloroso dove tutti possono partecipare, senza barriere o direttori d’orchestra, magari come si faceva una volta?

La questua

Uno dei momenti che non sopporto durante un culto, è il momento del passaggio del panierino, tutti intenti a scavare nelle tasche e i leader di chiesa che fanno terrorismo psicologico su chi non caccia i soldi. Questa è una brutta abitudine presa dalla chiesa cattolica. Oggi con i soldi raccolti tra offerte e decime si pagano affitti, bollette, imprese di pulizia ecc. ecc. Ma era così, nella chiesa del Signore? Una volta seppi che una donna che frequentava la chiesa era in seri problemi economici, forse non poteva fare neanche la spesa. Il pastore di quella comunità la esortò con un passo biblico e disse che avrebbe pregato per lei. Io credo nel potere della preghiera, non ho dubbi!! ma credo anche nell’amore.  Al tempo di Gesù era Giuda, un suo discepolo, che teneva le offerte. Nelle chiese di una volta c’era la cassa delle offerte posta in un angolo, oppure come la Parola del Signore dice: “lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi, veniva distribuito a ciascuno, secondo il bisogno” (Atti 4:35),  e la Parola è molto chiara quando ci esorta a “soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni” (Giacomo 1:27), sappiamo tutti che gli orfani e le vedove rappresentano i bisognosi.

La decima

Non voglio parlare molto della decima, questa è oggetto di discussione oggi in molte comunità e non voglio creare altra polemica, ma voglio dire che la decima non è più obbligatoria nella chiesa del Signore, io mi attengo a quello che Paolo scriveva in secondo Corinzi nove che dice: “Dia ciascuno come ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia, né per forza, perché Dio ama un donatore gioioso”, ecco, Dio ama un donatore che dona con gioia, quello che può e quello che si sente di dare, senza obblighi, ci sono alcuni credenti che oggi danno più della decima e sono allo stesso modo una benedizione per la comunità al pari di chi non da nulla, ma quando si è di benedizione per qualcuno è difficile non dare nulla.

La domenica

Giorno di adorazione istituita dall’imperatore Costantino quando fondò la religione cattolica. Quando veniva adorato il dio sole e si pensava che la vita provenisse dalla luce, dove il portatore di luce (Lucifero) si trova al centro. Sunday, giorno del sole che è anche simbolo del culto a Lucifero, lo stesso sole che ha per simbolo il Vaticano. Ignari di questo anche i credenti cristiani hanno scelto questo giorno per dare culto al Signore e la spiegazione più plausibile è quella che la domenica dopo tutto, non essendo lavorativa, è un giorno di riposo dove tutti hanno più tempo. Ma il giorno di riposo per Dio è il sabato, il settimo giorno dei paesi orientali, giorno dello Shabbat per i giudei, questo lo dico non perché  noi dobbiamo seguire il giudaismo ma è bene conoscere la cultura ebraica per il motivo che da lì tutto è cominciato e tutto finirà. Nella Bibbia non c’è nessuna indicazione sul giorno di culto. Ma sono sicuro che i nostri predecessori della vecchia chiesa, facessero culti tutti i giorni, o tanto meno ogni volta che c’era possibilità, visto l’ardore e lo zelo che leggiamo in Atti degli Apostoli.

Questo e quant’altro può essere motivo di riflessione per quei fratelli che desiderano una chiesa migliore, una chiesa dove l’uomo non ha la presunzione di organizzarla meglio. Abbiamo un Dio perfetto e non esisterà mai una chiesa perfetta, ma possiamo tornare al primo amore ritrovando quella spiritualità e quella passione di quel buono e sano movimento pentecostale.

Oggi Dio è lo stesso, perché la sua chiesa è cambiata?

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