Un piano per me

Non so bene di cosa parlerò in questo post, ultimamente sono stato preso da tante cose, tante novità che ho assorbito e non sono riuscito ancora a trasmetterlo all’esterno, cercherò ora!!

Ultimamente non stavo scrivendo molto di me, pubblicando più che altro posts su studi biblici e riflessioni fatte tralasciando un po qual’è la mia esperienza di vita con Gesù Cristo.

La cosa bella che mi è successa ultimamente è stata quella di ritrovarmi con Dario Martini e poter realizzare il piano di Dio che stavo cercando per la mia casa. Chi mi conosce sa che abito a Rapolla in Basilicata dove non c’è testimonianza del Vangelo, e con il forte desiderio di portare anime a Cristo, stavo valutando la possibilità di aprire una chiesa qui e cominciare un opera in questa città. Ma i piani di Dio sono stati perfetti, perché dopo tante difficoltà, perdite di tempo e altro, la soluzione era in casa mia. Ho aperto casa mia a chiunque si vuole accostare alla Parola di Dio.

Nessun pastore della chiesa che ho conosciuto, mi ha incoraggiato, mi ha consigliato o indirizzato su questo desiderio condiviso con mia moglie, ma Dio è fedele, è biblico perseverare nella preghiera, “e sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giovanni 5:15). Il SIGNORE ci manda ad aprire chiese, o meglio a predicare l’Evangelo, la Sua volontà è quella di allargare il Suo Regno, Egli non vuole una chiesa personalizzata, o divisa, o privata, o selettiva. Ultimamente aprendo gli occhi e fatte delle riflessioni e accurate considerazioni, soprattutto leggendo il libro degli Atti degli Apostoli, ho capito che il mio cammino di fede era deviato, forse dirottato è la parola giusta. Senza sapere, ero in un circuito di religiosità chiuso e circolare. Leggendo Atti e riflettendo sulla chiesa che in esso si descrive con Dario, ho scoperto un nuovo modo di essere chiesa e figlio, anzi per meglio dire ho avuto conferma e autorità per fare quello che sostenevo molto timidamente con la mia giovane età cristiana, cioè mettere in pratica in prima persona quello che realmente è scritto nelle Sacre Scritture, nel frattempo ho scritto un post quì.

La chiesa in casa è un ritorno ai fondamenti biblici, un modo per diffondere il Vangelo semplice e genuino, senza dispersioni si possono curare anime individualmente, senza gelosie da pulpito, senza sprechi di danaro, senza fratelli all’ultimo banco, dove tutti sono partecipi della Parola Viva, “così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro.” (Romani 12:5). Non rinnego nè critico la chiesa, come organizzazione, com’è strutturata ma Gesù stesso non ha creato una religione, non ha dato denominazioni, non ci ha organizzato in gruppi e associazioni. Gesù non intende chiesa come edificio, la chiesa sono anime che lodano il SIGNORE, dovunque esse sono raccolte, sia in casa, in un garage o un locale di culto. Analizzando la frasela chiesa che si riunisce è facile dedurre che sono persone che si incontrano in un luogo e non un luogo chiamato a riunire persone. E permettetemi di dire che in una casa, la famiglia è la prima chiesa, in Atti 11:14 è scritto “Egli ti parlerà di cose, per le quali sarai salvato tu e tutta la tua famiglia”, ciò significa che l’opera di Dio comincia nelle case.

In conclusione sono davvero onorato e gioioso di far parte di questo meraviglioso disegno celeste, ha completamente sconvolto quello che era la mia idea di essere cristiano. Per me essere cristiano significa appartenere solo ed esclusivamente a Dio senza compromessi di denominazione o regole. La verità che ci ha lasciato Gesù Cristo il SIGNORE è quella di essersi sacrificato per noi, pur essendo senza macchia, per darci grazia, perdono e vita eterna, “Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.” (Giovanni 1:17).

Dio ci benedica.

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